“Dei 40 miliardi che il PNRR affida ai Comuni, e che rappresentano comunque solo il 19% delle risorse totali assegnate al nostro Paese, alla data del 7 marzo di quest’anno ne sono stati effettivamente assegnati 31 miliardi e 700 milioni. Sulla base di questi fondi, stando ai dati pubblicati da ANAC – dice Decaro – i Comuni hanno già bandito, per la realizzazione dei propri progetti, 35 mila gare, impegnando 17 miliardi e 700 milioni. Questo vuol dire che siamo a oltre il 56 per cento delle risorse disponibili già messe a gara, da parte di amministrazioni comunali che, come sappiamo tutti, soffrono di mancanza di personale e hanno dovuto superare in questi ultimi due anni ostacoli burocratici d’ogni tipo. Un ulteriore dettaglio, che è giusto sottolineare, riguarda il dato sui fondi destinati al Sud, il 44,6 %, a prova del fatto che la riserva stabilita dall’Europa per il Mezzogiorno del 40% è stata addirittura superata”.
“Questa – conclude il presidente dell’ANCI – è la verità sulla capacità di progettare e di spendere dei Comuni italiani. Potrà sorprendere chi cercava dalle nostre parti i responsabili dei ritardi del PNRR, ma invece non sorprende noi, perché sappiamo da sempre che i Comuni sono i maggiori investitori in opere pubbliche in Italia”.